Zu Cicco era un contadino meridionale con il cappello da ferroviere, otto bambini da tirare su e due guerre sulla pelle… così si potrebbe riassumere la vita di mio nonno, Francesco (classe 1898). La taverna è dedicata a lui perché rappresenta ancora nella memoria dei marateoti il ferroviere che regalava i frutti del suo orto agli indigenti durante la guerra. Uno di quegli anziani con il volto familiare e le bretelle che ognuno ricorda nella piazza del proprio paese a giocare a carte, tanto che finisci per chiamarlo affettuosamente zio. E come per tutte le persone belle ti accorgi della sua mancanza quando ormai non c’è più. Raffinata, creativa e moderna ma attenta a non smentire quell’idea di recupero delle tradizioni del territorio che resta la base fondante della nostra filosofia. La Taverna di Zu Cicco. La bella Cucina Lucana. Ti presento il menù de La Taverna di Zu Cicco. Insieme al mio chef,  abbiamo girato in lungo e in largo la Basilicata in cerca delle ricette più antiche, siamo andati a trovare le nonne lucane nelle loro case, muniti di carta e penna. Nascono così i piatti come il Baccalà coi Peperoni Cruschi di Senise, il Piatto di Nonno Antonio, I ravioli dolci con ragù di pezzente o la nostra specialità: il manzo podolico, o il caciocavallo podolico in padella  solo alcune specialità della cucina lucana. Spero che Tu possa apprezzarle come le ho apprezzate io! Gianpaolo Liberatore